La cantina U Tabarka Tanca Gioia, nasce a Carloforte, sull’isola di San Pietro in Sardegna dall’idea dei fondatori Carlo Perfetti e Umberto Zamaroni circa due decenni fa.
Nel 2000 cantina ha iniziato a produrre Carignano e Vermentino, dopo alcuni anni Nasco Aromatico, Moscato di Calasetta e Bovaleddù.
Una giovane cantina che ha imparato in fretta. Il clima e l'ecosistema dell'isola forniscono regole chiare, a volte troppo dure per essere discusse, solo accettate.
Con il nome U Tabarka l’azienda vuole omaggiare la propria terra e la sua storia infatti il nome deriva da Tabarka, nota località tunisina, colonia di pescatori genovesi che nel lontano 1738 dovettero abbandonarla trasferendosi nell’Isola di San Pietro.
Tanca Gioia si è impegnata fin dall'inizio in un insieme di valori che speriamo possiate condividere e apprezzare.
Identità e Filosofia
Prima di tutto, c'era il desiderio di scoprire e valorizzare i vitigni autoctoni dell'isola: Carignano del Sulcis, Bovale Piccolo (Bovaleddu), Nasco Aromatico, Moscato di Calasetta e Vermentino di Sardegna.
Ognuno di questi vitigni, cresciuti a piede franco, ha una propria identità: dobbiamo pensare a loro come a frutti diversi, come un melone, che ha ovviamente un sapore diverso da un mango.
La coltivazione dell'uva viene effettuata con il minimo intervento umano, utilizzando trattamenti tradizionali e poca o nessuna irrigazione. Ogni annata è figlia dei giorni di sole, vento e pioggia che i pianti hanno vissuto. Ogni annata è unica.
Il terreno sabbioso e la brezza marina regalano vini freschi e minerali. L'azienda si preoccupa di preservare gli aromi, l'eleganza e il carattere del vino durante il processo di vinificazione. Tutti i vini vivono ed evolvono in acciaio e vetro senza mai passare in legno.
I vigneti U Tabarka
I vigneti si trovano nel centro dell'isola e sono divisi in due appezzamenti: Vigna Alta e Vigna Bassa. Le vigne hanno un estensione di poco meno di 10 ettari di terreno sabbioso e asciutto, ottimo per una viticoltura di qualità estrema.
Il vento a Carloforte è quasi costante; la vera differenza è tra una brezza regolare o uno scirocco calmo e un maestrale potente.
La macchia mediterranea più esposta e vicina alle scogliere è plasmata dalla nascita restando bassa e orientata secondo l'asse maestrale (Francia) e scirocco (Africa).
La brezza marina, il terreno sabbioso e la mancanza di una barriera tra le uve e le radici a piede franco fanno sì che tutti i nostri vini siano minerali e, in particolare, sapidi.
L'Isola di San Pietro
L'isola di San Pietro, di origine vulcanica, offre una vasta gamma di ambienti naturali e funge da sito essenziale per la semina e la nidificazione di diverse specie di uccelli.
I rari Falchi di Regina Eleonora, una sovrana luminosa che iniziò a proteggerli nel XIV secolo, nidificano sulle scogliere.
Numerose specie di uccelli acquatici, tra cui aironi e fenicotteri rosa, migrano attraverso le saline abbandonate lungo il confine del Paese.
La natura selvaggia dell'isola si manifesta soprattutto all'inizio della primavera, quando fioriscono le ginestre, le orchidee selvatiche e la macchia mediterranea incontaminata riproduce una varietà illimitata di tonalità di verde, tra cui mirto, ginepro, leccio, lentischio, corbezzoli, erica, rosmarino, lavanda e palma nana.
Numerose spiaggette deserte e abbandonate costellano il perimetro dell'isola. Un'isola dalla sabbia bianca e fondali turchesi che si alternano alle scogliere di roccia scura e falesie chiare.
Ricca di grotte nascoste e fenditure mozzafiato, da visitare con le barche di legno ormeggiate nel porto.