Il Superiore è un vino rosso Carignano del Sulcis DOC, ottenuto da uve biologiche 100% Carignano da Viti a piede franco, prodotto dallaTenuta la Sabbiosa di Calasetta.
Le vigne allevate ad alberello, hanno un’età compresa tra i 90 e 100 anni, con una resa per ceppo di 0,8/1Kg e una resa per ettaro di 25/30 quintali. Due piante una bottiglia.
Il Superiore è figlio delle sabbie delle dune di Calasetta, dove resistono da cent’anni e più, viti monumentali uniche al mondo, con radici a piede franco su sabbia marina, circondate da mirti, lentischi e ginepri.
Dalla notte dei tempi, su quest’isola minore, i piccoli vigneti vengono lavorati e rigenerati con antiche tecniche che si tramandano di padre in figlio e che permettono, con la propagine su vite allevata ad alberello, di mantenere le piante vive per secoli. É impossibile stabilire l’età delle piante da cui viene raccolta l’uva del Superiore, sicuramente 90 anni, forse secoli…
Piante secolari che incredibilmente riescono a sopravvivere su terreni che definire sabbiosi è riduttivo: la percentuale di sabbia raggiunge il 99%. La sabbia è un terreno che affama e asseta le viti, la resa inevitabilmente è bassissima, ma le ha salvate dalla terribile piaga della fillossera.
Degustando il Superiore, si percepisce immediatamente la naturale e leggera sapidità del mare che si trova a poche centinaia di metri. Mare che regola anche il caldo eccessivo e stabilizza il clima abbassando le temperature nei vigneti “in collaborazione” con il suo più grande alleato: il maestrale che soffia potente e costante tutto l’anno. Senza la loro “climatizzazione” non si avrebbe la lenta e perfetta maturazione delle uve che danno vita al Superiore.
Irraggiate tutto l’anno dal sole di Sardegna, le piante di carignano da cui si ottiene il Superiore, soffrono la sete e il caldo, sono frustate da forti e salini venti di maestrale, soffrono la fame sui terreni sabbiosi: ecco gli ingredienti per fare un gran vino o come diceva G. Tachis “Un vino eccezionale”.
Per ottenere il Superiore servono i frutti di almeno 2 piante dato che in campo viene effettuata un’accurata selezione delle piante e dei grappoli migliori. Vengono poi trasportati in cantina, in piccole cassette ombreggiate per proteggerli dal sole e prima di procedere alla vinificazione viene effettuata una cernita degli acini migliori.
La conduzione enologica dell’azienda è affidata ad Antonio Manca con la consulenza di Beppe Caviola.
La vendemmia è iniziata a metà settembre, in anticipo di una settimana rispetto all’abituale. Il 2017 è stato un anno di grande siccità in Sardegna ed in particolare nel sud dell’isola, dove il caldo è stato elevato per tutta l’estate e non è piovuto per mesi. Tuttavia, grazie alla vicinanza del mare, le temperature serali e notturne sono state mitigate ed hanno permesso una sana maturazione delle uve che hanno donato un vino dalle forti note balsamiche che caratterizzano una grande annata.
Vinificazione: Diraspatura dei grappoli lasciando l’acino intero ed integro. Fermentazione in serbatoi di acciaio a temperatura controllata 27-28° C con aggiunta di un 20% circa di uva non diraspata a grappolo intero, un 3-5% di pied de cuve con lieviti indigeni (preparato 1 settimana prima dalle stesse piante). Macerazione di 15/20 giorni con attento utilizzo della tecnica del rimontaggio e delestagè. Affinamento in tonneau di legno francese, a grana fine di 2° passaggio, per 17/8 mesi, affinamento di altri 6 mesi in botti d’acciaio e affinamento finale in bottiglia di almeno 6 mesi.
Il Superiore Carignano del Sulcis DOC sorprende al naso con un effluvio di erbe officinali e note balsamiche tipiche della macchia mediterranea che cresce sulle dune sabbiose. Affondi il naso e ti chiedi se quella che senti è menta. No, è mirto, siamo in Sardegna. Un vino che sprigiona i profumi che senti nell’aria appena sbarchi nell’isola: lentischio, cisto, rosmarino, elicriso e soprattutto mirto e iodio. Tutto a racchiudere un frutto rosso maturo, avvolgente, setoso. La bocca parte proprio da li. Da una setosità che rende il sorso morbido, caldo. Poi però, a sorreggere il palato, una ventata di freschezza sapida.
Il mare è li, davvero vicino. E si sente tutto.
Si esalta a tavola con primi e secondi di carne, salumi, formaggi e funghi.
Si consiglia di servire alla temperatura di 16-18 °C.
Il Superiore Carignano del Sulcis della Tenuta la Sabbiosa viene prodotto in 1333 bottiglie.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.