La Famiglia Demelas nasce nel 2019 ad Atzara, nel cuore della Sardegna, nella regione del Mandrolisai, terra di forte vocazione vinicola propagata da generazione in generazione da padre in figlio.
La Famiglia Demelas ha deciso di affrontare la sfida di passare da una produzione casalinga a quella moderna seppure legata al territorio e ai tradizionali vitigni autoctoni.
Un sogno caparbio che si è concretizzato con il desiderio di unire affari e competente in un percorso ricco di impegno e di grande gioia.
Una produzione di piccole quantità, necessariamente di nicchia, è esaltata da una selezione precisa, e dalla voglia di accogliere e condividere nel cuore dell'isola.
I vini della Famiglia Demelas di Atzara sono impreziositi dalle etichette dell'artista locale Mauro Patta.
Vino e arte sono un binomio che l’azienda ha scelto di valorizzare.
L'arte ha il potere di connettere diversi livelli sensoriali e di stimolare la percezione, come sa chi ama degustare il vino.
Il Mandrolisai: la dove nascono i vini della Famiglia Demelas.
I vini della Famiglia Demelas sono prodotti nel territorio di Atzara, antico borgo nel cuore della Sardegna, sulle colline del Mandrolisai.
Per le sue caratteristiche climatiche e geografiche, la scarsa piovosità e le lunghe estati, una terra da sempre vocata alla produzione di vino, che ha permesso di produrre prodotti eccezionali.
Qui il massiccio del Gennargentu, con la sua vetta a 1.800 metri di altitudine, domina le colline del Mandrolisai, e nella calda estate regala correnti fresche che passano tra querce, lecci, frutteti e macchia mediterranea, per giungere alle vigne, ai quali dona refrigerio.
Luoghi in cui gli insediamenti umani sono molto antichi, si pensi al complesso di Biru 'e Concas, in località Sorgono, edificato tra il 3300 e il 2700 a.C. - 2700-1700 aC, rappresenta il più ricco complesso di Menhir dell'intero Mediterraneo.
Un territorio distante dall’afflusso turistico, selvaggio e dal grande pregio ambientale dove la vita scorre ancora lenta, un clima vero e autentico dove la nostra comunità à vive e respira ancora l'atmosfera autentica e di cultura popolare associata all'agricoltura, in particolare alla viticoltura.
Ciò ha consentito di evitare lo sviluppo dell'industria nella zona, consentendo il mantenimento di un paesaggio rurale ricco di biodiversità, comprendente sistemi di coltivazione arboricola, cerealicola, orti, frutteti; i vigneti fanno parte di questo ambiente frammentato, circondato da aridi muri in pietra o divisioni di siepi, che costituiscono meno del 20% dell'intero ambiente.
Per questi motivi, le politiche territoriali volte alla tutela dell'integrità ambientale, del patrimonio storico possono essere sviluppate secondo le aspettative dei cittadini e le nuove esigenze turistiche; queste sono guidate dal progetto Longevitas, varato dal Comune di Atzara.
Le varietà coltivate dalla Famiglia Demelas
I vini della Famiglia Demelas valorizzano l’unione di diversi vitigni autoctoni del territorio, Cannonau, Muristeddu (Bovale Sardo), Monica, e altre varietà del Mandrolisai con il risultato di un unicum senza paragoni.
Il terreno dove crescono questi vitigni nascono da disfacimento granitico, dalla disgregazione nel tempo di rocce per creare terreni di un misto di sabbia a grana grossa e argilla che hanno contributo a fare del vino la sua unicità.
Il Cannonau è coltivato in Sardegna dalle montagne alle pianure, ed è l’autoctono sardo a bacca nera maggiormente conosciuto fuori dalla nostra isola; è caratterizzato dallo sviluppo di un contenuto zuccherino notevole, e dalla grande carica aromatica.
Fino a pochi anni fa è stato considerato originario della Spagna. In realtà, però, le prime testimonianze scritte del vino Cannonau in Sardegna risalgono al 1549, mentre due secoli dopo apparve un vino rosso spagnolo chiamato Garnacha.
Da un'indagine condotta dall'Università di Sassari è emerso anche che Cannonau e Grenache condividono solo l'82% del loro patrimonio genetico, quindi il Cannonau è un vitigno autoctono della Sardegna.
Il Bovale Sardo (o come preferiamo chiamarlo Muristeddu, in sardo) è un vitigno ampiamente diffuso, soprattutto nella regione centrale della Sardegna.
Due caratteristiche molto importanti sono: l'alto contenuto di polifenoli (maggiore è la concentrazione di polifenoli, più intenso è il colore del vino) e l'elevata acidità.
Prove su semi rinvenuti presso il nuraghe Arrubiu ad Orroli hanno confermato l'esistenza di Muristeddu già nel II secolo d.C. (Sanges 2007), fatto che ribalta l'ipotesi della sua origine spagnola.
Dei tre vitigni principali del Mandrolisai, il Monica è il vitigno più mite ed è caratterizzato dalle rese più elevate dovute ai grandi grappoli. La sua origine è attualmente sconosciuta.
Sulla base di queste considerazioni, salvo prova contraria, è opportuno considerare il Monica come vitigno autoctono della Sardegna, in attesa di nuove ricerche al riguardo.
I vini della Famiglia Demelas raccontano il territorio, esprimendolo nel calice attraverso il corredo cromatico che dall'uva arriva al vino, e una veste moderna ed elegante.